Sotto la Terra di Nessuno – Pal Piccolo

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    Piano di faglia a direzione est – ovest nella parte finale della cavità. (Foto M. Potleca)
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    L'uscita dalla Voragine di Piano Macchi. (Foto M. Potleca)
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    Attacco del pozzo di 10 metri sulle gallerie alte. (Foto M. Potleca)
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    La sistemazione delle trincee sul versante austriaco ad opera dell'Associazione "Dolomitenfreunde - Amici delle Dolomiti". (Foto A. Sulich)
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    Cumulo di neve alla base del pozzo d'accesso a marzo 2012. (Foto M. Potleca)
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    Il pozzo d'accesso, agosto 2011. (Foto A. Sulich)
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    Speleologi e bombe. Vista l'asprezza dei combattimenti, numerosi sono ancora oggi i residuati bellici inesplosi che si possono ritrovare anche nei luoghi più frequentati, nonostante il lavoro dei recuperanti di Timau negli anni 20-30. Ogni anno durante l'attività estiva degli "Amici delle Dolomiti" arriva a soccorso il gruppo Steiner, un gruppo di sminatori che rimuove e fa detonare i materiali esplodenti ritrovati nello sgombero delle trincee. (Foto M. Potleca)
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    A poche centinaia di metri dall'ingresso, a quota 1859, dove il Pal Piccolo precipita nella valle dell’Anger, è possibile visitare l'avamposto fortificato italiano articolato su due livelli detto il “Trincerone”. (Foto M. Potleca)
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    Gallerie alte, verso la sala collettore. (Foto M. Potleca)
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    Alcuni componenti di Grotta Continua dopo una giornata di rilievi ed esplorazioni alla Voragine del piano Macchi, sullo sfondo uno dei tanti bunker della zona. 19 agosto 2012, 3° giorno del campo speleo sul Pal Piccolo (Foto A. Sulich)
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    Un piccolo salto nelle gallerie alte durante la prima esplorazione del luglio 2011 (Foto S. Guarniero)
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    Un gruppo di alpini italiani, sullo sfondo il Cellon o Creta di Collinetta, il Pizzo di Collina e la Creta delle Chianevate. (Archivio fotografico Amici delle Dolomiti)
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    La strettoia in frana per la sala “Marcinelle” è uno dei passaggi obbligati più “delicati” per la visita a questa cavità. (Foto M. Potleca)

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