L’Auyan tepui, nella parte meridionale del Venezuela, è caratterizzato dalla presenza di peculiari forme di erosione superficiale e di sistemi sotterranei di grotte.
Dal 2009 al 2014 una campagna di esplorazione e documentazione ha portato alla scoperta di quello che è il più vasto sistema di grotte in rocce quarzitiche al mondo (Sistema Imawarì), con oltre 20 Km di sviluppo. Nel 2014 è stata scoperta una nuova grotta nel settore settentrionale, la Cueva del Arco che rappresenta probabilmente l’antico settore a monte del sistema Imawarì. Al di là dei chilometri esplorati, queste grotte si sono rivelate di eccezionale interesse scientifico per quanto riguarda mineralizzazioni sconosciute e aspetti geomicrobiologici ancora da studiare.
di Francesco Sauro, Antonio De Vivo, Leonardo Piccini, Freddy VERGARA- articolo completo sulla rivista
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La documentazione fotografica è stata molto accurata e ha riguardato anche molti dettagli di interesse scientifico
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Preparazione dei campioni per la loro conservazione in vista di essere analizzati poi in laboratorio
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Ricerca scientifica e operazioni di documentazione video e fotografica hanno accompagnato tutte le e esplorazioni del progetto Tepui
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Operazioni di campionamento di patine di alterazione della roccia, probabili sede di colonie batteriche
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Inflorescenze di gesso nelle zone più antiche del Sistema Imawarì
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Preparativi dei materiali, pronti per essere caricati sull’elicottero, dal villaggio di Kavak alla base dell’Auyan Tepui
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L’installazione di campi interni a Imawarì ha permesso di lavorare con tranquillità e al riparo dalle difficili condizioni meteorologiche esterne
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La vertiginosa calata nella Sima del Corazon, che porta all’ingresso principale della Cueva Okoimo
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Le parti più settentrionali del Sistema Imawarì presentano zone ampissime ma alte poco più di un metro che vanno progressivamente abbassandosi sino a rendere impossibile proseguire e che si sono meritate il nome di Flatlandia
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Nonostante la natura esclusivamente silicea delle rocce, in queste grotte si trovano abbondanti cristallizzazioni di gesso, anche in forma aciculare, probabilmente di origine atmosferica – dimensione dei cristalli nella foto circa 2 cm
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Il collettore principale del Sistema Imawarì, con la tipica colorazione giallastra delle acque ricche di sostanze organiche
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Una grande cascata precipita per almeno 80 metri andando ad alimentare il collettore principale del Sistema Imawarì.
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Sistema Imawarì. Le zone periodicamente allagate presentano pavimenti di roccia levigata dall’acqua, mentre i soffitti mostrano i primi segni dei processi di alterazione e di formazione di speleotemi
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Fasi di allestimento del campo principale sull’Auyan Tepui. Tutto il materiale e le persone devono essere trasportate con l’elicottero
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Esili colonne di quarzite sono quello che rimane per effetto della progressiva asportazione da parte dell’acqua degli strati più erodibili, lungo i quali si sviluppano le grotte orizzontali dell’Auyan Tepui
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Strane formazioni, di probabili origine organica, ricoprono ampie porzioni dei soffitti nelle zone più antiche delle grotte nelle quarziti