Le ricerche condotte nel 2017 sul massiccio della Grigna, in provincia di Lecco, hanno portato alla scoperta di una ventina di nuove cavità e a importanti prosecuzioni in grotte già note. A W le Donne sono stati topografati 1,5 km di nuovi ambienti ed è stato percorso un nuovo fondo che supera i -1300 m di profondità. L’esplorazione del Pozzo nel Dito, invece, è ferma su una nuova verticale a -745 m e, nelle regioni più superficiali, numerose vie attendono ancora di essere percorse.
di Andrea MACONI – G.G. Milano (Progetto INGRIGNA!) – Notizia completa sulla rivista
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Uno dei cunicoli alla Grotta del Ragno Gigante LO 5691: tracce di muretti a secco svelano un’antica attività estrattiva
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La discesa del grosso pozzo di ingresso della 1815 LO, sceso ad oggi solo per 70m
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Un’ammonite al Büs di Tacol del Zapel a 60 m di profondità
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L’ingresso di una nuova grotticella trovata sulla parete Est della Cima della Taculera
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L’ultima arrampicata per raggiungere l’Interstrato sulla cengia degli Sbalzi LO 5744
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La cengia di avvicinamento, sugli Sbalzi di Cantalto, all’Interstrato sulla cengia degli Sbalzi LO 5744, una delle numerose grotticelle trovate in posti scomodi!
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La lunga cengia percorsa agli Sbalzi di Cantalto per raggiungere una delle nuove grotticelle inserite a catasto nel 2017
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Uno dei principali settori di montagna esplorati quest’anno: la Cima della Taculera
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In uscita dal disarmo di Humphrey Bogaz LO 5593, sulla lunga parete esterna che conduce all’entrata della grotta
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Pozzo nel Dito LO 1967, lo stretto meandro dopo il secondo P50 a -150 m
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Cristalli di aragonite al Pozzo nel Dito LO 1967, a circa 600m di profondità