Speleologia: 40 memorabili anni di conoscenza diffusa
La divulgazione è indispensabile per dare valore alla nostra attività e tutelare il mondo sotterraneo. E Speleologia ha senz’altro contribuito in modo determinante a questo scopo. Il quarantesimo anniversario è occasione fondamentale per ringraziare tutti colo ro che hanno permesso l’edizione continuativa di 80 numeri di Speleologia. Grazie a chi ha di retto e redatto, a chi ha pubblicato, alle socie e ai soci che, seguendo la rivista, ne hanno reso possibile la pubblicazione.
Sono convinto che l’edizione di Speleologia abbia dato un fondamentale contributo a creare l’attuale Italia Speleologica. Perché da subito ha permesso di avere un’idea di cosa si esplorava, delle idee che circolavano, delle tecniche di progressione anche a quelle persone che non varcavano i confini regionali o nazionali. Speleologia, e la SSI, ebbero la sensibilità di cogliere il valore della bonifica alla Spluga della Preta. Fu dedicata una copertina ai rifiuti presenti nell’Abisso e poi rimossi. A distanza di 30 anni la Federazione Speleologica Europea, durante l’Euro Speleo Forum di Ebensee in Austria, ha premiato SSI per il miglior progetto di salvaguardia dell’ambiente. Parliamo di “Puliamo il Buio” che deve essere un im pegno di tutti e sempre. A partire da quest’anno lo abbiamo svincolato dal periodo canonico di settembre, per incentivare tutti gli speleologi a effettuare le attività ad esso legate in qualsiasi periodo dell’anno. Non solo opera di bonifica di cavità siano esse naturali o artificiali, ma anche e sopratutto interventi per sensibilizzare, fa conoscere ed educare al rispetto per il mondo ipogeo che frequentiamo. Non ci stancheremo di ripetere che siamo le sentinelle dell’Acqua che Berremo, perché abbiamo una particolare conoscenza e una particolare sensibilità verso quella straordinaria macchina d’acquedotto che sono i sistemi carsici.
SSI ha nel proprio DNA l’attenzione al mondo sotterraneo e nello statuto si parla esplic tamente di corretta interazione. Che è procedere con tecniche e materiali adeguati per ridurre al minimo gli impatti ambientali, condividere dati, trasformare esperienze personali in occasioni di nuova conoscenza. Abbiamo aderito all’iniziativa patrocinata dalla FSE “Cave animal of the year”, un progetto nato dieci anni fa circa in Germania che ha come obbiettivo la sensibilizzazione e la conoscenza del mondo sotterraneo attraverso la fauna che lo abita. Pertanto ogni anno viene scelta una specie o un animale in particolare sul quale poi verrà incentrata una campagna di diffusione e tutela dello stesso e del suo habitat. Per il 2019 la scelta è ri caduta sul Limonide di grotta, Limonia nubeculosa. Per perseguire gli obbiettivi statutari di salvaguardia e conoscenza dell’ambiente ipogeo ci stiamo dando nuovi strumenti.
E’stata ricostituita la Commissione didattica, inserita nell’idea-progetto di una Scuola Italiana di Speleologia capace di coordinare progetti formativi, corsi speleologici sempre più qualificati, attività mira te per le scuole di ogni ordine e grado. Un grande pro getto per trasferire competenze, diffondere informazioni, coltivare sensibilità. A tal proposito dobbiamo segnalare un’attività di eccellenza, ovvero i corsi, già dieci, realizzati in collaborazione con l’Associazione Grotte Turistiche Italiane, finalizzati all’aggiornamento professionale delle guide di grotte turistiche. Si tratta di corsi incentrati sulla conoscenza scientifica dei fenomeni carsici, ma anche sulla storia della speleologia e sulle modalità per comunicare in modo corretto con i visitatori. Questa esperienza è stata presa come riferimento anche dal sistema delle grotte turistiche degli Stati Uniti. Per noi è fondamentale che i visitatori delle grotte turistiche possano vivere un’esperienza di valore anche culturale. Con il 2019 inoltre inizia un triennio ricco di eventi internazionali di speleologia scientifica, a cominciare dalla celebrazione dei 50 anni della storia del Laboratorio Carsologico Sotterraneo di Bossea (CN), nel prossimo settembre. È qui che ha avuto origine il turismo sotterraneo e hanno avuto forte impulso lo studio e la cultura dell’ambiente carsico, ed è sempre nell’imponente scenario delle Alpi Liguri, a Ormea, che dal 30 maggio al 2 giugno 2020 si terrà il 23° Congresso Nazionale di Speleologia “La Melodia delle Grotte”. L’Italia speleologica così si prepara a un altro grande evento, il 18° Congresso Internazionale di Speleologia dell’UIS, che nel luglio 2021 sarà ospitato in un territorio non tanto distante dalla catena montuosa protagonista del 2019 e 2020: Lione. Il 18° ICS nasce sotto l’egida delle celebrazioni per proclamare il 2021 l’Anno Internazionale delle Grotte e Aree Carsiche (IYCK 2021). Auguri Speleologia, ai prossimi 40 anni!
Vincenzo MARTIMUCCI
Presidente della Società Speleologica Italiana