Vorrei condividere alcune considerazioni suscitate da eventi recenti o dettate dai traguardi che ci attendono
Speleokamaraton, finalmente: presenze contenute ma qualificate. Gli argomenti trattati hanno dato spunto a nuovi progetti che ci coinvolgeranno in un rilancio delle attività. Ci siamo ritrovati, abbiamo discusso, ci siamo confrontati. Ciò ha stimolato idee e ha permesso di chiarire situazioni ingarbugliate e in sospeso. Chissà quando e dove ci vedremo di nuovo: tuttora manca una candidatura per il prossimo raduno.
Il Convegno “Grotte, Speleologia e Aree Marine Protette”, organizzato il giorno precedente Speleokamaraton da Marevivo con Tetide e SSI, ha messo in luce la necessità di un accordo tra spe-
leologia e grotte turistiche, riserve marine e cavità sommerse, presenze importanti su tutta la costa italiana sia continentale sia insulare.
Si sta avvicinando la scadenza per l’approvazione dello statuto per trasformare la nostra associazione in Ente del Terzo Settore. C’è ancora tempo per farlo con modalità semplificata. Il problema
si pone anche per tante associazioni e gruppi aderenti. Raggiungere questo traguardo potrebbe fornire le garanzie per accedere a fondi pubblici e collaborare con istituzioni. La speleologia si è sempre autofinanziata, ma i tempi sono cambiati, i materiali costano, e la sicurezza è sempre più importante. Ancora oggi non si opera sempre con attrezzature collaudate e protocolli consolidati:
corsi, aggiornamenti, studi sui materiali diventano sempre più essenziali per una speleologia più consapevole.
Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico si sta adoperando per essere sempre più aggiornato ed efficiente ed è alla continua ricerca di nuovi tecnici. Una buona gestione dei Corsi
di 1° livello è l’inizio di un percorso di addestramento che metterà a disposizione nuove leve già in parte preparate per diventare tecnici perfettamente addestrati e consapevoli dell’impegno che
comporta dare assistenza ai compagni infortunati ed affiancare la Protezione Civile negli eventi catastrofici che ormai sempre più spesso devastano il nostro territorio. Nel 2018 fu stipulato un Protocollo di Collaborazione per assumere iniziative idonee alla prevenzione degli incidenti e per la salute degli speleologi nell’esercizio della loro attività. Una commissione composta da due rap-
presentanti per ogni contraente dovrà defi nire le linee guida per una didattica che, in modo unifor me, informi, prevenga e dia le norme di base per un soccorso efficace.
Nella relazione presentata all’Assemblea di novembre, il CD ha “raccontato” come ha lavorato in questi primi dieci mesi di mandato. Patrocini concessi, corsi on line di acclarato risvolto scien-
tifico come Cave Science Pills, MeteoHypo, il Percorso di Specializzazione in Cavità Artificiali per Istruttori di Tecnica, per dare sempre più servizi ai soci e accrescere il loro bagaglio culturale.
La risposta è stata molto positiva e questo ci stimolerà a proporre altri eventi.
Ormea 2020: l’Associazione dei Gruppi Speleolo gici Piemontesi organizza il XXIII Congresso Nazionale di Speleologia, “La Melodia delle Grotte”, dal 2 al 5 giugno 2022. Poiché quest’anno non è
previsto nessun Raduno Nazionale, questa potrà essere l’occasione per incontrarci tutti e raccontare cosa abbiamo fatto e cosa faremo.
Il 18° Congresso Internazionale di Speleologia è un altro appuntamento importante. La speleologia internazionale si è data appuntamento a Le Bourget du Lac dal 24 al 31 luglio 2022. Sarà
un’occasione per sapere cosa fanno, cosa studiano, come documentano le grotte e le cavità artificiali i nostri amici da tutto il mondo.
“Il Buco”: il film, da noi patrocinato, ha avuto il successo che meritava al 78° Festival del Cinema di Venezia, vincendo il Premio Speciale della Giuria. Abbiamo raggiunto un accordo con il distri-
butore, Lucky Red, per portarlo in città non toccate dal loro programma. Le proiezioni a Marina di Camerota, Casola Valsenio e Trieste sono state molto apprezzate. È certo un film di nicchia, che
ha bisogno di una presentazione per chi non ha vissuto le esplorazioni di quegli anni e per il pubblico non-speleo, che rimane stupito per alcune scelte della regia: la mancanza di dialoghi, di mu-
sica, sostituiti dai soli rumori in diretta, anche quelli tipici di una esplorazione degli anni ’60.
Cosa ci aspetta: Assemblea Straordinaria per diventare ETS, indagini approfondite per diventare Ente di Formazione, ricerca di appoggi politici per cercare di arrivare a una legge sulla Speleolo-
gia. È un percorso lungo e difficile, ma arrivare ad avere un riconoscimento per la nostra attività ci aprirebbe tante porte nel campo della ricerca, che continuiamo a fare malgrado tutto, con sempre più fatica e con pochi mezzi.
La speleologia sta assumendo un ruolo sempre più importante nella società, sebbene questa non lo sappia. Manie di grandezza? No, traguardi da raggiungere e riconoscimenti che ci spettano.
Sergio ORSINI
Presidente della Società Speleologica Italiana