“Il Buco” una profonda storia calabro-lucana di grotte, speleologi, paesaggi e pastori
Quando, nel 2007, portai Michelangelo Frammartino a visitare l’ingresso dell’Abisso del Bifurto ero certo che qualcosa nella sua geniale mente sarebbe scattato. Quel sasso lanciato verso il fondo del pozzo d’ingresso, prima silenzioso e poi “sonoro”, fu una sorta di messaggio che la grotta gli mandava e che per diversi anni covò nella mente “costringendolo”, infine, a scendere quel pozzo e conoscere così l’intera grotta fino a rimanerne ammaliato, diventando anche lui parte integrante non solo dell’abisso stesso ma di tutto il “mondo di sotto”.
A partire dal 2013, con l’indispensabile collaborazione di Giovanna Giuliani (drammaturga e sceneggiatrice), di tanti amici speleologi di diverse regioni italiane e montanari del Pollino orientale, cominciammo ad attuare una serie infinita di uscite, incontri, campi e dibattiti. Questi confronti ci portarono a effettuare, fra agosto e ottobre del 2019, le riprese vere e proprie del film “Il Buco”, vincitore del Premio Speciale della Giuria, e di diversi altri importanti riconoscimenti collaterali, al 78° Festival del Cinema di Venezia…
di Antonio Larocca – articolo completo sulla rivista