Editoriale – La responsabilità civile verso terzi
So che può sembrare uno strano titolo per un editoriale, ma è la denominazione del corso che, replicato in tre diverse sedi, si sta proponendo in questo 2018. Il riferimento è ai corsi di speleologia, agli accompagnamenti, agli eventi che si creano e propongono. Si parla di responsabilità e di strumenti assicurativi, si affrontano temi dove il “sentito dire” può essere molto pericoloso. La partecipazione agli appuntamenti è elevata e l’attenzione alta. La parola responsabilità può non essere gradita, ma stiamo parlando di qualcosa che non si può non considerare. Perché tutto quello che facciamo implica responsabilità verso gli altri.
È già stato avviato l’adeguamento del trattamento dei dati in nostro possesso secondo le nuove disposizioni, che hanno come acronimo G.D.P.R. e che nei fatti richiedono procedure più articolate, costante attenzione e responsabilità.
Così come dobbiamo considerare la Riforma del Terzo Settore, che è il nostro, quello delle Associazioni. Responsabilità, insomma, è occuparsi di organizzazione e gestione, sotto molteplici aspetti. Gli aspetti burocratici, l’impegno amministravo, gli oneri gestionali possono essere stressanti, ma ci rendono credibili.
Ci presentiamo in Assemblea con informazioni chiare e trasparenti, con i conti in ordine, con richieste motivate e con programmi di progetti fattibili, per far fronte a tali impegni è stato previsto di adeguare il costo del tesseramento nel 2019 (Soci gruppo invariato €140, aderenti da € 30 a €35, ordinari da € 45 a € 50, sostenitori da € 140 a € 160, corsisti da € 30 a € 35).
Dopo gli adeguamenti statutari, il Ministero dell’Ambiente ha confermato il nostro riconoscimento come Associazione di Tutela Ambientale. Tra i momenti istituzionali, desidero ricordare che a Castellana Grotte, nell’80° della scoperta, abbiamo consegnato al Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, una copia de “L’Italia Speleologica”. E, altro appunto importante, con il CNSAS delegazione speleo, proprio mentre vi scrivo questo editoriale, abbiamo stipulato un protocollo per la prevenzione degli incidenti in grotta.
Il nostro patrocinio viene richiesto come attestazione di valore su davvero tante iniziative, siamo protagonisti in molteplici attività di formazione e aggiornamento. I corsi per l’aggiornamento degli accompagnatori in grotta realizzati con l’Associazione delle Grotte Turistiche Italiane sono arrivati al quinto anno. La NCA, che associa le grotte turistiche degli Stati Uniti, ha preso esempio da noi, e dagli australiani, per creare qualcosa di simile. Non è questione di orgoglio, ma possiamo davvero muoverci con autorevolezza sia nell’accompagnare nei primi passi in grotta sia proponendo attività molto qualificate (stiamo avviando una profonda revisione nella formazione e nella didattica) o anche “eventi speciali”. Ad esempio, ospiti dell’Associazione Speleopolis di Casola Valsenio (che nel 2010 abbiamo insignito del titolo “Città amica degli speleologi”!) abbiamo vissuto, il 7 e 8 aprile, i bei giorni di #socissi. Sono stati un ideale corollario all’Assemblea, l’occasione per parlare di Campi Speleo, Cavità Artificiali, Spedizioni patrocinate SSI. E, come sempre, c’è stata la possibilità di scambi di idee, di colloqui informali. È stata anche l’occasione per ritrovarsi a Casola, che quest’anno, per l’ottava volta, ospita un incontro nazionale. Il primo, nel 1993, era “Nebbia”. Ho trovato normale che questo si chiami “Nuvole”. Mi è piaciuto e l’ho scritto, perché è leggero, perché fa venire in mente l’acqua che ritroviamo in grotta e… anche il sudore della progressione. Nuvole rende l’idea del movimento, delle cose che cambiano. E il cielo è stato la prima mappa della Terra e del mare, si guardava il cielo per orientarsi. Eppure sappiamo che nell’organizzare un incontro speleologico c’è molta più responsabilità che poesia. Perché si incontrano infinite norme che vanno rispettate, ci si deve continuamente assumere responsabilità verso molteplici figure istituzionali e, naturalmente, nei confronti dei tanti partecipanti.
E, proprio perché organizzare è complesso, vi invito a farlo, nell’ambito delle potenzialità e risorse delle Associazioni alle quali appartenete. Vi invito a farlo nella seconda metà di settembre, in occasione di Puliamo il Buio. E il primo fine settimana di ottobre per la giornata Nazionale della Speleologia. Puliamo il Buio non è solo bonifica, ma è anche individuare e segnalare criticità, nelle cavità e nei territori carsici. La Giornata Nazionale della Speleologia è una straordinaria occasione per comporre un puzzle simultaneo di azioni che offre una bellissima visione d’insieme delle potenzialità della speleologia. Un evento creato nel fine settimana GNS (o immediatamente limitrofo nel tempo) eleva a potenza il proprio valore, poiché è, idealmente, fatto insieme a tanti. Responsabilità è anche comunicare e condividere progetti. Per questo abbiamo istituito il Premio Italia Speleologica. Quest’anno l’acqua è protagonista. Partecipare a un concorso significa, giustamente, ambire a un riconoscimento. È normale, però è ancora più importante il processo che porta alla partecipazione, l’organizzazione dei dati, l’accordo tra gli autori, la voglia di creare memoria e mettersi in gioco. Ancora una volta… responsabilità.
Buon mondo sotterraneo!
Vincenzo MARTIMUCCI
Presidente della Società Speleologica Italiana